MINIERA
Si sviluppa su nove livelli, di cui quattro visitabili. Si possono osservare diverse tipologie di gallerie: filoni coltivati, gallerie di servizio, discenderie, camminamenti, gallerie e vuoti per la ricerca del materiale sterile. C’è la riservetta, il locale che serviva per la conservazione degli esplosivi e per la preparazione delle cariche; al livello inferiore si ammira il Camerone il quale, grazie alla particolare acustica delle sue alte volte, ospita concerti e altri appuntamenti musicali. Sono visibili diverse attrezzature utilizzate nel lavoro di miniera: carrelli, perforatrici… e si assiste all’accensione delle lampade ad acetilene, la cui suggestiva luce accompagna i visitatori fino all’uscita. Le pareti rocciose della miniera sono bianchissime e riflettono la luce artificiale illuminando l’ambiente. Inoltre, diversamente da tante miniere dove si procede attraverso cunicoli stretti, quella della Bagnada ha gallerie molto ampie ed è perciò facilmente visitabile anche a chi soffre di claustrofobia. Corredata da speciali effetti audiovisivi, la miniera è senza ombra di dubbio la parte del Museo a maggior impatto emotivo.

MUSEO MINERARIO
Raccoglie numerosi attrezzi legati all’attività mineraria ed estrattiva. Tra i reperti più pregevoli vi è un tornio idraulico molto antico (con parti di fine ‘700) con il quale si realizzavano i lavécc, le caratteristiche pentole di pietra ollare usate in passato. Pannelli esplicativi, fotografie e carte tematiche introducono il visitatore nel mondo delle miniere e nella storia del territorio.
MUSEO MINERALOGICO
La Valmalenco è una delle zone più ricche di minerali dell’intero arco alpino. Una felice situazione geologica ha fatto sì che in pochi km² si concentrasse una grande varietà di specie mineralogiche, circa 265. Numeri importanti se si considera che nel mondo intero il totale è di 5090 (dati IMA, 2016). Due specie, artinite e brugnatellite, furono trovate qui per la prima volta all’inizio del ‘900. Ci sono poi delle cristallizzazioni così eccezionali, per dimensioni, caratteristiche morfologiche e ottiche, che a buona ragione possono ritenersi le migliori al mondo. È il caso dell’introvabile demantoide, ora simbolo della mineralogia locale.
Tutto questo è possibile osservare nel Museo mineralogico di Lanzada.
